Prima del 2007

Un'energia cosmica impalpabile s'espande nelle tele di Grazia Zattarin, in una luce metafisica di bagliori calibrati nella misura della saggia natura. Ed è la stessa energia cosmica che, interiorizzata dall'artista richiama l'attenzione verso la propria essenza e ne guida la volontà, orchestrandone i segni.

Alla sensibilità di Grazia Zattarin non è estranea un'originale simbiosi tra il mondo piacevolmente surrealista di Magritte, per quelle larghe campiture cromatiche tese ad un effetto piatto e quelle scelte tonali che spaziano dai blu cobalto e gialli accesi ai più soavi pastello turchesi a un mondo misteriosamente metafisico avvertito nell'eloquenza del silenzio che si assapora tra gli oggetti protagonisti delle opere.

Rocce dormienti

70x120, olio su tela, 2003 (collezione privata)

Esposizione di pittura italiana contemporanea
Galleria Espace Miromesnil, Parigi

In questo silenzio dense simbologie muovono verso la percezione di misteriosi luoghi, templi solitari dove concentrare il proprio essere ed iniziarsi ad un inconsueto, pregno sentire. Spazi che ci esortano all'ascolto del silenzio, nella contemplazione dell'arcano suono, delle sottili vibrazioni con cui i misteri della natura solleticano la leggerezza dell'anima rapita .In "ROCCE DORMIENTI", una luce mistica pervade statuari corpi di figure assopite, la lacrima sfavillante di una donna le cui palpebre erano state sigillate da ferre cuciture testimonia il ritorno alla vita.

Il se

62x82, olio su tela, 2007

Il viaggiatore

70x100 olio su tela, 2006
personale di pittura a Riv.56, Padova, 2006
Ogni pensiero si colloca nel proprio luogo e cerca corrispondenze d'armonia.

le lacrime del cielo

Olio su tela, 50 x 50 cm, 2006 (Collezione privata)

"Portali della percezione divisi dalla fisicità di scoscesi scalini, suggeriscono l'abbandono delle proprie vesti d'adorno, ci sollecitano a spogliare l'anima da maschere pesanti e gettarsi in un tuffo di sublime ariosità, in una dimensione senza tempo, senza spazio, senza peso."

"Il tocco razionale, il terreno, è appena evocato dalla presenza di scarpette abbandonate alla soglia del recinto sacro."

"Non resta che intraprendere l'ascesa."

Linguaggio d amore

olio su tela, 70x120

ARTEFIERA, Padova 2007 proprietà della galleria studiò di milano

Dissoluzione integrazione

40x130 olio su tela, 1999 (collezione privata)